Sacro Monte di Belmonte
Antichissimo il Santuario di Belmonte, che si dice fondato per un
voto alla Madonna dal leggendario Arduino, primo re d’Italia, per
ringraziare la Vergine di una miracolosa guarigione che egli
avrebbe ottenuto in Ivrea nel 1002 quand’era gravemente
infermo. Tardiva invece la costruzione del Sacro Monte, realizzato
nel Settecento dedicando alla Passione di Cristo 13 cappelle;
purtroppo non tutte oggi conservano i gruppi statuari e gli
affreschi originali.
Ai monaci benedettini che rimasero nel Santuario fino al 1326,
subentrarono le suore di Santa Scolastica, dette anche suore
benedettine, che vi rimasero sino al 1601, quando, in virtù
di disposizioni emanate dopo il Concilio di Trento, venne deciso
che i santuari delle suore non dovessero essere posti in luoghi
romiti.
Un documento
custodito in Valperga narra di un evento miracoloso che sarebbe
avvenuto proprio il giorno in cui le pie suore avevano deciso di
abbandonare il convento per sistemarsi in Cuorgnè, portando
con loro la statua della Madonna. Racconta il documento che quando
si iniziò a rimuovere la statua calò nella chiesa un
buio profondo, mentre il viso della Madonna venne assalito da un
intenso pallore. I molti fedeli (alcuni dei quali sottoscrissero
come testimoni il documento in questione) furono presi da grande
spavento e capirono che la Madonna manifestava prodigiosamente la
volontà – subito esaudita - che la statua fosse
lasciata nel Santuario di Belmonte.
Alle suore benedettine subentrarono i frati minori di
San Francesco che ampliarono progressivamente il Santuario; nel
1620 ricostruirono interamente la chiesa, mentre a partire dal 1712
iniziarono la costruzione del percorso devozionale della Via Crucis
con le sue 13 cappelle che si inerpicano verso la sommità
del poggio.
La fama delle facoltà miracolose della statua della Vergine
crebbe al punto che nel 1788 il capitolo Vaticano ne riconobbe la
virtù soprannaturale. Costituisce oggi una significativa
testimonianza della speciale devozione popolare verso la Madonna di
Belmonte la galleria di quadri e di cuori votivi posta a fianco del
santuario nei locali ricavati con i lavori di restauro del
tetto.
Il luogo è particolarmente suggestivo: uno sperone roccioso
che domina il Canavese, con affioramenti di raro granito rosso e
calanchi sabbiosi, ricco anche di antichi insediamenti e preziose
testimonianze archeologiche, dalla preistoria all’Alto
Medioevo.
Al 1960
risale la costruzione della imponente statua a San Francesco, opera
in bronzo dello scultore Giovanni Vogliazzi di Vercelli, alta 4,50
metri e pesante 1000 kg. Posta sul punto più alto del monte,
la statua del santo pare interpretare – sospesa tra terra e
cielo - il Cantico delle Creature inciso sul suo piedestallo.
Fonte:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sacro_Monte_di_Belmonte
Arrivo al Santuario attraverso la strada provinciale
42
Da Torino si segue la SS 460 per Ceresole Reale che passando per
Leinì raggiunge Rivarolo Canavese e prosegue fino a
Cuorgne’, si continua per la provinciale 42 per il Santuario
di Belmonte.
Il tratto Torino Cuorgnè si può percorrere anche con
le autolinee e ferrovie SATTI, i biglietti e gli orari si possono
trovare alla stazione di partenza.
Arrivo al Santuario attraverso l’ itinerario - Antica via
pedonale dei tabernacoli (anche detto Percorso del Pellegrino -
Valperga)
Da Torino si prende la SS 460 per Ceresole Reale che passando per
Leinì raggiunge Rivarolo Canavese e prosegue fino a
Valperga. Il tratto Torino - Valperga si può percorrere
anche con le autolinee e ferrovie SATTI.
I biglietti e gli orari si possono trovare alla stazione di
partenza.
A Valperga si raggiunge la Chiesa parrocchiale da cui parte
l’itinerario sopraddetto (a piedi).
Sito di riferimento:
www.parks.it/parchi.canavese/
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