Santuario Madonna dello Schiaffo - in Sant’Eusebio (Vercelli)
Variazioni del nome: Beatissima Vergine; Vergine dello
Schiaffo
Il santuario corrisponde alla cappella terminale della navata
sinistra della chiesa cattedrale di Vercelli e venne edificata tra
l'anno 1500 e l'anno 1550.
La Leggenda della fondazione del santuario narra che un
giocatore, nella prima metà del secolo XVI, adirato per aver perso,
avrebbe colpito la statua della Madonna custodita nel duomo di
Vercelli, la quale si sarebbe messa a sanguinare. Il giocatore,
incapace di uscire dalla chiesa, sarebbe poi stato giustiziato. Da
allora divenne meta di devozione in particolare in occasione di
epidemie e calamità.
La statua della Vergine, dopo il prodigio dello schiaffo, venne
custodita in una cappella al fondo della navata sinistra. Tale
cappella venne rifatta e abbellita fra il 1630 e il 1643.
Oggetto del culto è dunque la statua romanica (primo quarto
del secolo XIII) della Madonna col Bambino, unico pezzo rimasto
integro dell'antico pergamo antelamico presente nell'antico
duomo di Vercelli.
Altri elementi notevoli nell'edificio del Santuario:
- Altare marmoreo barocco di Francesco Castelli (1630-1643)
- Corone d'argento sul capo della Madonna e del Bambino
(1649)
- Cancellata protettiva in ottone lavorato
Festività principale: 10 dicembre
Coincidenza liturgica: Madonna di Loreto
In occasione della peste del 1630 e, successivamente, in
occasione di epidemie o calamità, la statua veniva esposta
all'adorazione dei fedeli e delle autorità comunali.
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