Santa Giustina di Sezzadio

Gli storici attribuiscono l’edificazione della
chiesa originaria dedicata a Santa Giustina al 722 per
volontà del re Longobardo Liutprando. Verso il 1030,
Ottoberto, marchese di Sezzadio, ampliò e ricostruì
quasi completamente l’edificio sacro affiancandogli un monastero
benedettino. Il complesso abbaziale raggiunse l’apice delle
attività spirituali e materiali tra il XII e il XIII sec. e
rimase possesso dei benedettini fino al 1474. Nei secoli seguenti
divenne proprietà degli abati di Sant’Ambrogio. Nel periodo
napoleonico i suoi possedimenti vennero assegnati ai veterani
napoleonici. Dal 1863 è proprietà della famiglia
Frascara che dal 1956 è impegnata in un’importante opera di
restauro.
Attualmente l’edificio è aperto al pubblico. Si presenta con
forme romaniche della prima metà dell’XI secolo e con
elementi trecenteschi e quattrocenteschi. La chiesa ha un’imponente
facciata in cotto suddivisa da lesene e coronata da archetti
pensili. L’interno è a tre navate concluse da absidi
innestate direttamente sul transetto con volte a crociera del XV
secolo. Interessanti gli affreschi del XIV e XV secolo dell’abside
e della volta e il mosaico pavimentale dell’XI secolo della cripta.
Durante i restauri sono stati riportati alla luce degli affreschi
che risalgono al X - XI secolo oltre alle decorazioni dell’abside
centrale attribuibili invece alla seconda metà del
’400.

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