Il Cristo Rosso di Venaus: la Processione del Giovedi Santo
Non sono molte le sacre rappresentazioni della Passione di Cristo che si sono conservate tanto da giungere intatte
fino ai nostri giorni. Tra queste, sicuramente, la Processione del Giovedì Santo che annualmente si svolge a Venaus,
paese della val Cenischia ove per altro si è mantenuta anche la tradizione degli spadonari.
La Processione del Giovedì Santo si svolge a corollario dei riti del Triduo Pasquale che prevedono, come momento
altamente significativo la lavanda dei piedi. Si tratta di un rito antichissimo che un tempo, assieme a molte
altre sacre rappresentazioni celebrate in quasi tutti i villaggi delle valli Susa e Cenischia, evidenziava uno
svolgimento assai complesso. Ciò che è giunto fino a noi è purtroppo soltanto la parte essenziale della
rappresentazione, quella in cui si rappresenta la salita al Calvario di Cristo.
La manifestazione inizia nel tardo pomeriggio del giovedì di Pasqua, dopo la funzione del Vespro; ne sono elementi
fondamentali la figura del Cristo, vestito di una tunica rossa e coperto di un cappuccio dello stesso colore,
su cui è infilata la corona di spine.
Seguono il Cristo le donne della Confraternita del S. Rosario, gli uomini
della Compagnia del SS. sacramento e 12 apostoli, scelti fra gli anziani del paese. Davanti alla parrocchiale
del paese (all’interno della quale vi è un importante ciclo di affreschi quattrocenteschi raffiguranti la Passione)
si forma un corteo composto dagli uomini e dalle donne delle due Confraternite e dai fedeli. Il corteo è preceduto
dal Cristo che trascina una enorme croce, rossa come il vestito del Cristo stesso.
I membri delle confraternite recano in mano grossi ceri e lanterne costituite da una gabbia di metallo, con manico
in legno, entro la quale arde una candela.
La processione si snoda per le vie del paese e lungo le strade campestri
che corrono alle spalle della chiesa; durante il suo svolgimento vengono inscenate le tre cadute del
Cristo. Giunti di fronte all’ingresso della chiesa parrocchiale, prima di entrarvi Cristo si inginocchia sui
gradini, scortato da 4 donne della Confraternita femminile, recanti ognuna un grosso cero. Qui, ai fedeli che lo
desiderano, viene permesso, uno ad uno, di baciare la croce.
Entrati in chiesa la funzione continua, in sacrestia, con il rito evangelico della Lavanda dei piedi: il parroco
lava i piedi in un catino ai 12 anziani scelti come Apostoli.
Contestualmente vengono letti brani della Passione, tratti dal Vangelo.
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Testo e foto di Gian Vittorio Avondo. Pubblicato il 03.10.2019

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