Itinerario in Piemonte: Valperga – Santuario di Belmonte – Sacro Monte di Belmonte
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 2 ore
Dislivello: 341 m

La via che sale al Santuario di Belmonte da Valperga è una classica via sacra, acciottolata e fiancheggiata da piloni della Via Crucis,
che si sviluppa però in un ambiente naturale assai interessante dal punto di vista sia botanico, sia geologico. Nel primo caso,
infatti, sono da apprezzare i fitti boschi di roverella e betulla che affiancano il percorso, nel secondo i numerosi affioramenti rocciosi su cui,
spesso, sono fondati i piloni stessi della via Crucis. Il percorso sacro, poi, pur terminando al santuario, ha la sua naturale prosecuzione lungo
il sentiero che congiunge le cappelle del Sacro Monte, sormontato poi dalla statua di S. Francesco.
Salendo al Sacro Monte, con una insignificante deviazione, sarà poi anche possibile arrivare ad una zona archeologica ove sono custoditi i resti di un antico
insediamento logobardo.
Accesso: Dalla SP 460 del Gran Paradiso fra Rivarolo e Cuorgnè, si esce a sinistra e in 2 km si arriva a Valperga.
Mezzi pubblici. Da Torino, Ferrovia GTT “Canavesana”.
Dalla via che fiancheggia sulla sinistra della chiesa parrocchiale di Valperga Canavese 34 m, all’altezza del campanile si volge a sinistra,
imboccando una stradetta asfaltata che lasciata a destra una casa con affresco a tema religioso, sale leggermente tra le case fino a raggiungere
un bivio: a sinistra il santuario di Belmonte, a destra l’antica chiesa di S. Giorgio.


Imboccata la strada di sinistra, si prosegue tra prati punteggiati qui e là di case sparse si procede in falsopiano fino ad incontrare un secondo
bivio ove, a sinistra, contrassegnata dal N° 422 inizia la cosiddetta Via dei Piloni: antico percorso pedonale da Valperga al Santuario.

Il percorso, splendidamente acciottolato, risale nel bosco di latifoglie cosparso di consistenti e significativi affioramenti rocciosi,
che quasi sempre costituiscono la base d’appoggio degli oratori stessi. Subito si incontrano due oratori affrescati, più antichi dei 15
che seguiranno i quali, rappresentando le altrettante stazioni di una Via Crucis, sono strutturati tutti secondo lo stesso modello architettonico.
Dopo un tornante nel bosco, sulla destra, si stacca la brevissima deviazione che conduce alla dismessa cappella di S. Apollonia, edificata sul sito
archeologico ove venne rilevata una necropoli dell’età del ferro.
Poco più avanti il primo Pilone, dedicato all’Annunciazione, edificato, come quelli che seguiranno tra il 1878 ed il 1880.


Continuando in salita moderata, l’ampio tracciato acciottolato si sviluppa nel bosco snocciolando oratori, tutti in rilievo su affioramenti
di rocce granitiche, come i grani di un rosario. Ad un certo punto, con il santuario già in vista, sulla destra, si trova il grigio edificio
ottocentesco della Cappella della Samaritana, in cattivo stato di conservazione.

Quindi si riprende la sequenza di oratori, dei quali assai pochi, purtroppo, recano ancora l’affresco che ne occupava la nicchia centrale. Ancora una
breve salita porta ad un bivio: a destra, in 100 m, si raggiunge la grande croce in pietra che ricorda gli Alpini caduti del Canavese
(punto panoramico). Tornati indietro si fiancheggia un ennesimo pilone dedicato alla Vergine (non parte della Vai Crucis) e si raggiunge
l’edificio del Sepolcro dei monaci, che precede di poco il piazzale-sagrato del Santuario.
Abbandonato il santuario si fiancheggia il parcheggio, preceduto dal tondeggiante edificio ove sono le sepolture dei Conti di Villanova
(meglio conosciuti come Valperga).

Incontrata una prima cappella del Sacro Monte, fiancheggiandola sulla sinistra si inizia il percorso
devozionale attraverso il quale si snodano le 13 cappelle del Sacro Monte, ornate con statue in terra cotta che rappresentano le scene della
Passione di Cristo.



Fra la quinta e la sesta cappella, i resti di quello che fu un antico insediamento longobardo fortificato.
La cima del Sacro Monte 725 m, è sormontata da una gigantesca statua bronzea di S. Francesco, alla base della quale sono impresse le parole
del “Cantico di Frate Sole” (Ore 1.15).
©PIEMONTESACRO.IT. Tutti i diritti riservati.
Testo e foto di Gian Vittorio Avondo. Pubblicato il 31.03.2021
Indice delle vie sacre in Piemonte
Ciao,
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Dislivello: 341 m
La via che sale al Santuario di Belmonte da Valperga è una classica via sacra, acciottolata e fiancheggiata da piloni della Via Crucis,
che si sviluppa però in un ambiente naturale assai interessante dal punto di vista sia botanico, sia geologico. Nel primo caso,
infatti, sono da apprezzare i fitti boschi di roverella e betulla che affiancano il percorso, nel secondo i numerosi affioramenti rocciosi su cui,
spesso, sono fondati i piloni stessi della via Crucis. Il percorso sacro, poi, pur terminando al santuario, ha la sua naturale prosecuzione lungo
il sentiero che congiunge le cappelle del Sacro Monte, sormontato poi dalla statua di S. Francesco.
Salendo al Sacro Monte, con una insignificante deviazione, sarà poi anche possibile arrivare ad una zona archeologica ove sono custoditi i resti di un antico
insediamento logobardo.
Accesso: Dalla SP 460 del Gran Paradiso fra Rivarolo e Cuorgnè, si esce a sinistra e in 2 km si arriva a Valperga.
Mezzi pubblici. Da Torino, Ferrovia GTT “Canavesana”.
Dalla via che fiancheggia sulla sinistra della chiesa parrocchiale di Valperga Canavese 34 m, all’altezza del campanile si volge a sinistra,
imboccando una stradetta asfaltata che lasciata a destra una casa con affresco a tema religioso, sale leggermente tra le case fino a raggiungere
un bivio: a sinistra il santuario di Belmonte, a destra l’antica chiesa di S. Giorgio.
Imboccata la strada di sinistra, si prosegue tra prati punteggiati qui e là di case sparse si procede in falsopiano fino ad incontrare un secondo
bivio ove, a sinistra, contrassegnata dal N° 422 inizia la cosiddetta Via dei Piloni: antico percorso pedonale da Valperga al Santuario.
Il percorso, splendidamente acciottolato, risale nel bosco di latifoglie cosparso di consistenti e significativi affioramenti rocciosi,
che quasi sempre costituiscono la base d’appoggio degli oratori stessi. Subito si incontrano due oratori affrescati, più antichi dei 15
che seguiranno i quali, rappresentando le altrettante stazioni di una Via Crucis, sono strutturati tutti secondo lo stesso modello architettonico.
Dopo un tornante nel bosco, sulla destra, si stacca la brevissima deviazione che conduce alla dismessa cappella di S. Apollonia, edificata sul sito
archeologico ove venne rilevata una necropoli dell’età del ferro.
Poco più avanti il primo Pilone, dedicato all’Annunciazione, edificato, come quelli che seguiranno tra il 1878 ed il 1880.
Continuando in salita moderata, l’ampio tracciato acciottolato si sviluppa nel bosco snocciolando oratori, tutti in rilievo su affioramenti
di rocce granitiche, come i grani di un rosario. Ad un certo punto, con il santuario già in vista, sulla destra, si trova il grigio edificio
ottocentesco della Cappella della Samaritana, in cattivo stato di conservazione.
Quindi si riprende la sequenza di oratori, dei quali assai pochi, purtroppo, recano ancora l’affresco che ne occupava la nicchia centrale. Ancora una
breve salita porta ad un bivio: a destra, in 100 m, si raggiunge la grande croce in pietra che ricorda gli Alpini caduti del Canavese
(punto panoramico). Tornati indietro si fiancheggia un ennesimo pilone dedicato alla Vergine (non parte della Vai Crucis) e si raggiunge
l’edificio del Sepolcro dei monaci, che precede di poco il piazzale-sagrato del Santuario.
Abbandonato il santuario si fiancheggia il parcheggio, preceduto dal tondeggiante edificio ove sono le sepolture dei Conti di Villanova
(meglio conosciuti come Valperga).
Incontrata una prima cappella del Sacro Monte, fiancheggiandola sulla sinistra si inizia il percorso
devozionale attraverso il quale si snodano le 13 cappelle del Sacro Monte, ornate con statue in terra cotta che rappresentano le scene della
Passione di Cristo.
Fra la quinta e la sesta cappella, i resti di quello che fu un antico insediamento longobardo fortificato.
La cima del Sacro Monte 725 m, è sormontata da una gigantesca statua bronzea di S. Francesco, alla base della quale sono impresse le parole
del “Cantico di Frate Sole” (Ore 1.15).
©PIEMONTESACRO.IT. Tutti i diritti riservati.
Testo e foto di Gian Vittorio Avondo. Pubblicato il 31.03.2021

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