Sentiero della fede ad anello a Macra (CN)
Macra - Bassura - Paschero - Chiesa - Ansoleglio - Cappella di San Giacomo - Villetta - Macra
- Dislivello: 450 m
- Tempo : 3.30 h
- Difficoltà: E
Accesso:
Giunti a Macra, conviene scendere lungo la provinciale per Celle (SP 116 - indicazioni), parcheggiando
nei pressi del ponte sul torrente Maira (133 km da Torino).
Itinerario
Attraversato il ponte sul Maira (780 m circa), si segue la provinciale per Celle, verso monte, per
circa 1 km, fino ad incontrare, sulla sinistra, una passerella in legno che attraversa il
rio Bedale. Attraversato il ponticello, si entra in un sentiero (S 50), che con ripidi tornanti si
innalza nel bosco di latifoglie, guadagnando rapidamente quota.
Dopo circa un quarto d’ora di cammino il tracciato, assai meno ripido, sottopassa il portico
di un curioso oratorio dedicato ai SS Antonio Abate e da Padova costruito a ricoprire il
tracciato - Pilone Ciamburas (967 m).
Pilone Ciamburas
Poco oltre un secondo pilone che ricorda un voto fatto per il ritorno di alcuni giovani dalla Grande Guerra,
precede di poco le case di Bassura (1063 m), tra le quali una bella chiesetta con
cancelletto. Attraversato il paese si entra in una recente stradetta sterrata che, seguita per poche
decine di metri, mette alle case di Mattalia 1080 m,
case di Mattalia
dove si sale tra una fontana in cemento ed un
ennesimo piccolo oratorio, seguendo un sentiero ascendente che in breve mette ad una splendida croce
in pietra, datata 1598.
Immediatamente dopo la croce un altro pilone in muratura fiancheggia il
sentiero ascendente destinato ad incrociare la Provinciale che porta al capoluogo di
Celle di Macra.
Attraversata la strada si continua su mulattiera ascendente, fino a reincontrare la carrozzabile al
tornante superiore. Qui si volge a destra e, su rotabile, in pochi minuti si giunge borgo di
Paschiero (1195 m) con piccola chiesa anch’essa dotata di porticato.
Borgo di Paschiero
Proprio dalla chiesetta, parte un sentiero in forte pendenza che, uscito dalle case, subito si sdoppia:
a destra per la borgata Chiesa, il capoluogo, a sinistra per Ansoleglio. Volgendo quindi a destra si raggiunge
l’ormai vicinissimo centro principale di Celle, ove nella chiesa parrocchiale è conservato uno
splendido polittico quattrocentesco di Hans Clamer (ore 1.30 dalla partenza).
Continuando in salita sulla strada asfaltata che giunge a Celle, in 5 minuti si raggiunge
Ansoleglio (1277 m), posta come suggerisce il suo toponimo in bella posizione soleggiata.
Ansoleglio
Qui si passa tra le case e se ne esce per sentiero raggiungendo una strada, inizialmente asfaltata,
che verso sinistra mette ad una grande stalla in legno. A questo punto la carrozzabile diventa pista
forestale in leggera ascesa, che poi in falsopiano raggiunge il Pilone Marcassa (1295 m), anch’esso
dotato di porticato, punto di massima quota raggiunto dall’itinerario.
Pilone Marcassa
Tralasciata la pista discendente verso sinistra, a questo punto si prosegue a destra, tenendo il
tratturo (S 24) che in lieve discesa porta alla rustica cappelletta di S. Giacomo (1270 m),
Cappelletta di San Giacomo
dalla quale continua perdendo quota fino a raggiungere ancora un caratteristico pilone votivo in pietra
a secco (Pilone Vitale) 1107 m.
Pilone Vitale
Dopo l’oratorio la pista inanella un paio di tornanti in discesa, quindi affronta un lungo traverso
verso destra. Più o meno al termine di questo si abbandona la stradetta per entrare in un sentiero a
sinistra (S 24 A - indicazioni per "Villetta"), che cala ripido nella faggeta descrivendo
innumerevoli zig-zag e confluendo in una pista sterrata. Seguendo questa verso sinistra, si giunge in
breve a Villetta (815 m) ove, senza scendere verso le case del paese, si sale a sinistra per
un’altra pista forestale che corre alta sul torrente Maira. Alternando tratti in salita a tratti
pianeggianti o lievemente discendenti, il tratturo si porta lungo il Maira quindi, nel punto in cui si
giunge a lambire le acque, volge a sinistra per lasciar spazio ad un sentiero. Questo prende subito
quota con alcuni stretti tornanti fino a raggiungere uno spiazzo erboso. Salendo leggermente sulla
sinistra, ci si porta al margine del versante che precipita sul Maira e sull’imboccatura del vallone
di Celle, incontrando un sentiero inizialmente ascendente, che giunge al culmine prato, ove
questo lascia spazio al bosco. Qui il tracciato inizia a scendere e, con ripide e strette curve a
gomito scende sulla Provinciale di Celle, pochi metri a monte del punto in cui si è parcheggiato
l’automezzo (ore 3.30 complessive).
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Testo e foto di Gian Vittorio Avondo. Pubblicato il 25.04.2022

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