Sparone - Santuario di S. Bernardo di Sparone - S. Bernardo di Mares
- Difficoltà: E
- Tempo: ore 3
- Dislivello: 934 m + circa 50 m di risalita
Accesso:
Da Sparone, si risale per poche centinaia di metri la SS 460 di Ceresole,
deviando poi a sinistra ad attraversare l’Orco, seguendo le indicazioni per Alpette. Percorso circa 1 km
della ripida strada che porta a questo paese, si parcheggia in prossimità di un bellissimo pilone votivo
edificato, in prossimità di un tornante, su un affioramento roccioso (km 58 da Torino).
Itinerario:
Dalla piazzola del pilone 667 m, si imbocca un’ampia mulattiera (EPT 503)
che nasce sulla destra del tornante. Subito si attraversa un ponte in legno gettato sullo spumeggiante
rio Mares, che qui forma cascatelle incavate nella roccia, quindi si incontra un pilone votivo. Questi,
nell’arco dell’escursione, saranno in tutto 7, quasi tutti affiancati da pannelli esplicativi che ne
illustrano le caratteristiche.
In ripida ascesa, il sentiero lastricato giunge al belvedere di Aral d’Giacu, da cui si gode ottima vista
su Sparone e sulla bassa valle, quindi tocca i nuclei non più abitati di Cabiet e Pasqualone,
Pilone località Cabiet
per giungere al più consistente Aia di Pietra 906 m, ove sorge l’integra
cappelletta di S. Anna, con campanile staccato ed eretto su un’alta rupe affiorante.
Contornato il villaggio si continua a salire fino ad incontrare un bivio: a sinistra il tracciato adducente alla
cappella di S. Bernardo di Mares (sconsigliato), a sinistra quello che porta a
S. Bernardo di Sparone. Imboccata dunque quest’ultima mulattiera, nel punto ove i castagni lasciano
posto alla faggeta, si giunge in breve alle case di Saborseint 969 m, per poi toccare lo splendido
alpeggio di Apiatour di Sotto 1134 m, ove due abitazioni recano ancora in facciata variopinti affreschi
ottocenteschi a tema religioso (ore 1.30 dalla partenza).
alpeggio di Apiatour di Sotto
Procedendo su ampia mulattiera lastricata e
spesso gradinata, si continua a guadagnare quota raggiungendo l’alpeggio abbandonato di
Apiatour di Sopra 1220 m, preceduto da un pilone votivo ed ormai immerso nel bosco di faggi e
betulla.
Pilone di Apiatour di Sopra
Di qui, sempre in salita sostenuta, si giunge ancora al più piccolo nucleo diruto di Ambarten,
per affrontare un tratto caratterizzato da un rado bosco di betulle che presto lascerà spazio a un
costone erboso più aperto. Per questo, in breve, si raggiunge la settecentesca cappella di
S. Bernardo di Sparone (ore 2.30 complessive).
Dal piazzale della chiesetta si procede in direzione sud-ovest su ampio sentiero (503), che a saliscedi
taglia a mezzacosta il costone erboso che si affaccia sulla valle dell’Orco e su Sparone. Giunti sul
crinale che separa la valle dell’Orco dalla valle del Malone, il tracciato converge in un sentiero
più ampio (AVC - 406/456) che percorre lo spartiacque in leggera discesa, fino a giungere alla cappella di
S. Bernardo di Mares 1543 m, ove è allestito anche un piccolo ricovero attrezzato (ore 3 complessive).
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Testo e foto di Gian Vittorio Avondo. Pubblicato il 25.04.2022

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