Chiesa evangelica metodista
Il nome “metodista” nel senso letterale
del termine: gente che ha metodo, “metodica”, fu dato
intorno al 1730 ad un gruppo di giovani protestanti inglesi che si
riunivano per studiare la Bibbia e impegnarsi a vivere una vita
cristiana molto regolata.
Alcuni di loro erano anche pastori della Chiesa d’Inghilterra
(Chiesa anglicana). Fra questi si notavano i due fratelli Wesley
che, attraversata una profonda crisi religiosa, si sentirono
chiamati a predicare il messaggio dell’Evangelo in modo
più diretto e concreto aiutando i bisognosi, visitando i
malati e cercando di venire incontro alla gente nella grande crisi
che attraversava l’Inghilterra in fase di sviluppo
industriale. Non incontrando sempre il favore del clero anglicano
presero l’abitudine di predicare all’aperto o nelle
piazze dei paesi.
Il movimento si estese rapidamente anche in America.
I metodisti sono presenti in Italia dal XIX secolo. Nel dopoguerra
le chiese metodiste e valdesi hanno intensificato la
collaborazione, giungendo nel 1979 ad un Patto di Integrazione.
L’ecumenismo nel senso di collaborazione fra le chiese in vista di
una testimonianza comune caratterizza da sempre il mondo
protestante.
Oggi la chiesa metodista è sparsa in tutto il mondo e conta
diversi milioni di fedeli.
Membri del CEC, della KEK e della FCEI. Sono 5.000.
Per quanto riguarda il culto fare riferimento alla
sezione Chiesa evangeliva valdese
Sito ufficiale
: www.chiesavaldese.org-
Federazione Chiese evangeliche in Italia (F.C.E.I.)

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