Ortodossi Copti

Copti: termine indicante gli egiziani rimasti
cristiani dopo la conquista araba (641). Essi formano la chiesa che
segue il monofisismo e ha come lingua liturgica il copto, estremo
sviluppo dell’antico egiziano. La chiesa copta originò la
chiesa monofisita etiopica, resasi indipendente da patriarca di
Alessandria (1959), che risiede al Cairo.
I Copti celebrano la liturgia secondo il rito alessandrino,
l’antica liturgia cristiana detta di Marco.
Il canto copto è un canto liturgico che ha rapporti con
quello ebraico, siriano e bizantino.
I Copti hanno adottato un calendario, chiamato il Calendario de
Martiri, che fa partire la sua era il 29 agosto del 284 d.C., a
ricordo di coloro che morirono a causa della loro fede sotto
l’imperatore romano Diocleziano.
Il culto dei Santi è espressamente proibito dalla Chiesa;
comunque, il chiedere la loro intercessione (per esempio la
preghiera mariana) è centrale in ogni servizio copto. Ogni
chiesa copta assume il nome di un santo patrono. Tra tutti i Santi
la Santa Maria Vergine (Theotokos) occupa un posto speciale nel
cuore di ogni Copto.
I Copti celebrano sette sante feste maggiori e sette sante feste
minori. Le maggiori feste commemorano l’Annunciazione, il Natale,
la Teofania, la Domenica delle Palme, la Pasqua, l’Ascensione la
Pentecoste.
Il natale si celebra il 7 di gennaio.
Per la Chiesa copta la Resurrezione di Cristo ha tanta importanza
quanto il Suo Avvento, se non di più.
La Pasqua generalmente cade la seconda domenica dopo il primo
plenilunio in primavera.
I Copti hanno periodi di digiuno non uniformati alle altre
comunità cristiane. Su 365 giorni all’anno, i Copti
digiunano per più di 210 giorni. Durante il digiuno non
è consentito alcun prodotto animale (carne, pollame, pesce,
latte, uova, burro ecc.). In più, nessun cibo o bevanda
d’alcun genere possono essere assunti tra l’alba ed il tramonto.
Queste severe regole di digiuno sono generalmente moderate dai
sacerdoti su base individuale per provvedere a malati e
deboli.
La Quaresima, conosciuta come "il Grande digiuno", è
massicciamente osservato dai Copti. Comincia con un digiuno di una
settimana pre-quaresimale, seguito da un digiuno di 40 giorni
commemorante il digiuno di Cristo sulla montagna, seguito dalla
Settimana santa (chiamata Pascha), la settimana più sacra
del calendario copto, il cui vertice è la Crocifissione il
venerdì santo e la fine la gioiosa Pasqua. Altri periodi di
digiuno della Chiesa copta sono l’Avvento (festa della
Natività), il digiuno degli Apostoli, il digiuno della Santa
Vergine Maria ed il digiuno di Niniveh.
Fonte:
http://www.imperobizantino.it/Religione-art7.htm

Ciao,
mi chiamo Stefano.
Piemonte Sacro è la mia passione dal 2001.
AIUTA il progetto Piemonte Sacro a crescere
DONA SOLO 2 euro! Te ne sarò GRATO .