Chiesa di San Bernardino - Battuti Bianchi
Tra le prime chiese esistenti a Sommariva, deve il proprio nome
alla confraternita omonima. L’usanza di intitolare edifici sacr1
alle confraternite venne interrotta durante la Rivoluzione
Francese: proprio in tale periodo la foga dei rivoluzionari
distrusse e saccheggiò gli archivi, per tale motivo è
impossibile risalire alla data di fondazione di tale chiesa.
L’unica notizia che ci è pervenuta riguarda la data di
ricostruzione che risalirebbe al 1818.
Si può ipotizzare
l’esistenza in un periodo precedente alla confraternita di San
Bernardino durante il quale presumibile era dedicata alla compagnia
della SS.Vergine assunta in cielo, che è stata conservata
come titolare della chiesa.
Per quanto riguarda l’aspetto
architettonico sappiamo che la facciata venne costituita a ponente,
per mettere in risalto la piazza, dove vennero distrutte alcune
case di poco rilievo, così la pianta della chiesa venne
capovolta.
La facciata di eccellenti forme architettoniche è
stata restaurata nel 1852 ed arricchita nella parte superiore da un
magnifico affresco rappresentante l’Assunta, opera del Borri, come
anche nelle finte nicchie ai fianchi, dove erano affrescati il
Santo agricoltore di Siviglia appoggiato al simbolo del suo lavoro,
e il Santo senese (ora cancellati dal tempo).
Verso gli ultimi anni di questo restauro, venne sostituita anche l’antica gradinata ormai
logora. Sempre il Borri, affrescò la volta della chiesa il
13 marzo 1859 per il prezzo di 1100 lire dove la confraternita
provvedeva alla calce ed ai ponti ed egli ai colori ed ai pennelli.
La volta è divisa ad arconi, sovrastanti alle lesene ed ai
capitelli, in cinque riquadri, dove nel primo sulla tribuna
dell’organo si trova il medaglione della Croce, simbolo di salvezza
sostenuto da angioletti che volteggiano in graziosi atteggiamenti;
il secondo medaglione rappresenta in uno sfondo azzurro cielo, la
gloria di S.Isidoro di Siviglia, patrono della popolazione
campagnola sommarivese.
Nel terzo medaglione che eleva la volta a
cupola, troviamo la gloria di S.Bernardino, avvolto da nubi nella
parte inferiore del suo corpo, con degli angioletti che lo
sorreggono. Il quarto medaglione doveva rappresentare l’Assunta, ma
l’artista sommarivese, collocò invece nel centro il semplice
monogramma raggiato di Maria, in cielo serenissimo, testato di
stelle, con degli angeli che salutano la Regina.
L’ultimo medaglione rappresenta l’incoronazione della Vergine ad opera della
Triade divina. Nei peduncoli della volta, che salgono verso i
medaglioni, l’autore ha raffigurato gli evangelisti e i dottori.
Molto interessanti sono anche i due altari dell’Operti delle
cappelle laterali, dedicate, quella a destra a S.Antonio da Padova
e quella a sinistra a S.Isidoro agricoltore, fiancheggiate da
quattro medaglioni ad affresco di Taricco da Cherasco che
rappresentano da sinistra l’orazione di Gesù nell’orto e
l’ultima cena, invece da destra la lavanda dei piedi e la
flegellazione alla colonna.
Questa chiesa di proprietà della
confraternita, veniva usata per tutte le feste dell’anno, come
quella dell’Assunta con la novena di preparazione, quella di
S.Bernardino titolare della Confraternita e quella di S.Isidoro
dalla pia unione degli agricoltori.
Anita Piovano

Ciao,
mi chiamo Stefano.
Piemonte Sacro è la mia passione dal 2001.
AIUTA il progetto Piemonte Sacro a crescere
DONA SOLO 2 euro! Te ne sarò GRATO .