Charta Œcumenica 2001
I.1 | II. 2 | II. 3 | II. 4 | II. 5 | II. 6 | III. 7
III. 8 | III. 9 | III. 10 | III. 11 | III. 12
III - La nostra comune responsabilità
in Europa
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati
figli di Dio (Mt 5,9)
7. Contribuire a plasmare
l’Europa
Nel corso dei secoli si è sviluppata un’ Europa
caratterizzata sul piano religioso e culturale prevalentemente dal
cristianesimo. Nel contempo, a causa delle deficienze dei
cristiani, si è diffuso molto male in Europa ed al di
là dei suoi confini. Confessiamo la nostra
corresponsabilità in tale colpa e ne chiediamo perdono a Dio
e alle persone.
La nostra fede ci aiuta ad imparare dal passato e ad impegnarci
affinché la fede cristiana e l’amore del prossimo irraggino
speranza per la morale e l’etica, per l’educazione e la cultura,
per la politica e l’economia in Europa e nel mondo intero.
Le Chiese promuovono una unificazione del continente europeo. Non
si può raggiungere l’unità in forma duratura senza
valori comuni. Siamo persuasi che l’eredità spirituale del
cristianesimo rappresenti una forza ispiratrice arricchente
l’Europa. Sul fondamento della nostra fede cristiana ci impegniamo
per un’Europa umana e sociale, in cui si facciano valere i diritti
umani ed i valori basilari della pace, della giustizia, della
libertà, della tolleranza, della partecipazione e della
solidarietà.
Insistiamo sul rispetto per la vita, sul valore del matrimonio e
della famiglia, sull’opzione prioritaria per i poveri, sulla
disponibilità al perdono ed in ogni caso sulla misericordia.
In quanto Chiese e comunità internazionali dobbiamo
contrastare il pericolo che l’Europa si sviluppi in un Ovest
integrato ed un Est disintegrato. Anche il divario Nord-Sud deve
essere tenuto in conto. Occorre nel contempo evitare ogni forma di
eurocentrismo e rafforzare la responsabilità dell’Europa nei
confronti dell’intera umanità, in particolare verso i poveri
di tutto il mondo.
Ci impegniamo
- ad intenderci tra noi sui contenuti e gli obbiettivi della nostra
responsabilità sociale ed a sostenere il più
possibile insieme le istanze e la concezione delle Chiese di fronte
alle istituzioni civili europee;
- a difendere i valori fondamentali contro tutti gli
attacchi;
- a resistere ad ogni tentativo di strumentalizzare la religione e
la Chiesa a fini etnici o nazionalistici
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