Augusta, 31 ottobre 1999
3. La comune comprensione della
giustificazione
14. Le Chiese luterane e la Chiesa cattolica romana hanno ascoltato
insieme la buona novella proclamata dalla Sacra Scrittura,
ciò che ha permesso loro, unitamente alle conversazioni
teologiche di questi ultimi anni, di pervenire ad una comprensione
condivisa della giustificazione. Quest’ultima comporta un
consenso su verità fondamentali. Le elaborazioni tra loro
diverse riscontrabili nei singoli testi e dichiarazioni sono
compatibili con tale consenso.
15. Insieme crediamo che la giustificazione è opera di Dio
uno e trino. Il Padre ha inviato il Figlio nel mondo per la
salvezza dei peccatori. L’incarnazione, la morte e la
resurrezione di Cristo sono il fondamento e il presupposto della
giustificazione. Pertanto, la giustificazione significa che Cristo
stesso è nostra giustizia, alla quale partecipiamo, secondo
la volontà del Padre, per mezzo dello Spirito Santo. Insieme
confessiamo che non in base ai nostri meriti, ma soltanto per mezzo
della grazia, e nella fede nell’opera salvifica di Cristo,
noi siamo accettati da Dio e riceviamo lo Spirito Santo, il quale
rinnova i nostri cuori, ci abilita e ci chiama a compiere le buone
opere.[11]
16. Tutti gli uomini sono chiamati da Dio alla salvezza in Cristo.
Soltanto per mezzo di lui noi siamo giustificati dal momento che
riceviamo questa salvezza nella fede. La fede stessa è
anch’essa dono di Dio per mezzo dello Spirito Santo che
agisce, per il tramite della Parola e dei Sacramenti, nella
comunità dei credenti, guidandoli verso quel rinnovamento
della vita che Dio porta a compimento nella vita eterna.
17. Condividiamo anche la convinzione che il messaggio della
giustificazione ci orienta in modo particolare verso il centro
stesso della testimonianza che il Nuovo Testamento dà
dell’azione salvifica di Dio in Cristo : essa ci dice che
noi, in quanto peccatori, dobbiamo la nostra vita nuova soltanto
alla misericordia di Dio che perdona e che fa nuove tutte le cose,
misericordia che noi possiamo ricevere soltanto come dono nella
fede, ma che non possiamo meritare mai e in nessun modo.
18.Pertanto, la dottrina della giustificazione che assume e
sviluppa tale messaggio, non è soltanto una singola parte
dell’insegnamento di fede cristiano. Essa si pone in una
relazione essenziale con tutte le verità della fede che
vanno considerate interiormente connesse tra loro. Essa è un
criterio irrinunciabile che orienta continuamente a Cristo tutta la
dottrina e la prassi della Chiesa. Quando i luterani sottolineano
il significato del tutto singolare di questo criterio, essi non
negano la connessione e il significato di tutte le verità di
fede. Quando i cattolici si sentono vincolati da molteplici
criteri, non per questo negano la particolare funzione del
messaggio della giustificazione. Luterani e cattolici tendono
insieme alla meta di confessare in ogni cosa Cristo, il solo nel
quale riporre ogni fiducia, poiché egli è
l’unico mediatore (1 Tm 2, 5s) attraverso il quale Dio nello
Spirito Santo fa dono di sé e effonde i suoi doni che tutto
rinnovano (cfr. Fonti del cap. 3).

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