Augusta, 31 ottobre 1999
DICHIARAZIONE CONGIUNTA SULLA DOTTRINA DELLA
GIUSTIFICAZIONE
Augusta - 31 Ottobre 1999
Premessa
1. La dottrina della giustificazione ha avuto un’importanza
fondamentale per la Riforma luterana del XVI secolo. Essa
l’ha considerata l’«articolo primo e
fondamentale» [1] e, al tempo stesso, la dottrina che
«governa e giudica tutti gli altri aspetti della dottrina
cristiana». [2] Essa è stata particolarmente sostenuta
e difesa, nella sua accezione riformata e nel suo valore
particolare a fronte della teologia e della Chiesa cattolica romana
del tempo, le quali sostenevano e difendevano da parte loro una
giustificazione dagli accenti diversi.Dal punto di vista riformato,
la giustificazione era il fulcro attorno al quale si
cristallizzavano tutte le polemiche. Gli scritti confessionali
luterani [3] e il Concilio di Trento della Chiesa cattolica emisero
condanne dottrinali che sono valide ancora oggi e che sono causa di
separazione tra le Chiese.
2. Per la tradizione luterana, la giustificazione ha conservato
tale particolare valore. Per questo motivo essa ha assunto fin
dall’inizio un posto importante anche nel dialogo ufficiale
luterano-cattolico.
3. Si rimanda, in primo luogo, ai rapporti Il Vangelo e la Chiesa
(1972) [4] e Chiesa e giustificazione (1994) [5] della Commissione
mista internazionale cattolica-luterana, al rapporto
Giustificazione per fede (1983) [6] della Commissione
cattolica-luterana negli Stati Uniti e allo studio
Lehrverurteilungen - kirchentrennend ? (Le condanne dottrinali
dividono ancora le Chiese ?) (1986) [7] del Gruppo di Lavoro
ecumenico composto da teologi protestanti e cattolici in Germania.
Alcuni di questi documenti di dialogo sono stati oggetto di una
ricezione ufficiale. Esempio importante, a questo riguardo,
è la ricezione delle conclusioni dello studio sulle condanne
dottrinali del XVI secolo. La Chiesa evangelica luterana unita
della Germania, assieme ad altre Chiese protestanti tedesche, ha
redatto una presa di posizione su tale documento alla quale
è stato conferito il massimo riconoscimento ecclesiale
(1994).[8]
4. Nella discussione sulla giustificazione tutti i documenti di
dialogo citati e le prese di posizione ad essi relative mostrano in
alto grado un orientamento comune e un giudizio comune. È
giunto quindi il momento di tracciare un bilancio e di riassumere i
risultati dei dialoghi sulla giustificazione per informare con la
necessaria precisione e concisione le nostre Chiese e permettere
loro di esprimersi in modo vincolante sull’argomento.
5. La presente Dichiarazione congiunta ha precisamente tale scopo.
Essa vuole mostrare che, sulla base di questo dialogo, le Chiese
luterane e la Chiesa cattolica [9] che lo sottoscrivono sono ormai
in grado di enunciare una comprensione comune della nostra
giustificazione operata dalla grazia di Dio per mezzo della fede in
Cristo. Questa Dichiarazione non contiene tutto ciò che si
insegna in ciascuna Chiesa sulla giustificazione ; tuttavia essa
esprime un consenso su verità fondamentali della dottrina
della giustificazione, mostrando come elaborazioni che permangono
diverse non sono più suscettibili di provocare condanne
dottrinali. 6. La nostra dichiarazione non è una
presentazione nuova e autonoma che si aggiunge ai rapporti di
dialogo e ai documenti precedenti, né intende sostituirsi ad
essi. Come dimostra l’appendice sulle fonti, la presente
Dichiarazione si riferisce ai testi che l’hanno preceduta e
agli argomenti ivi presentati.
7. Proprio come gli stessi dialoghi, anche questa Dichiarazione
congiunta si basa sulla convinzione che il superamento delle
condanne e delle questioni controverse non equivale a prendere alla
leggera separazioni e condanne, né equivale a sconfessare il
passato di ciascuna delle nostre Chiese. Essa è tuttavia
convinta che affiorino nella storia delle nostre Chiese modi nuovi
di valutare e si producano sviluppi, i quali non soltanto possono
permettere, ma esigono che si verifichino e vengano esaminate,
sotto una nuova angolatura, le questioni che dividono e le
condanne.

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